Caminetti e stufe sono, a tutti gli effetti, dei generatori a biomassa in grado di apportare riscaldamento ai locali nei quali sono installati o anche a interi ambienti ed eventualmente di riscaldare acqua sanitaria.
Inoltre la combustione del legno può essere considerata “CO2 neutra”, poichè l’anidride carbonica rilasciata in fase di combustione è pari a quella fissata dalla pianta, durante la crescita, mediante il processo di fotosintesi. In questo modo si chiude il ciclo del carbonio, senza emissioni aggiuntive di gas serra in atmosfera.
Tipologie dei generatori
Il combustibile che i succitati generatori utilizzano è, come detto, una biomassa, che comprende legna da ardere, pellet, cippato e altri residui legnosi. Quelli di maggior utilizzo per caminetti e stufe sono senz’altro la legna e il pellet, mentre le principali tipologie di generatori a gas.
Esempio Pratico
Di seguito 2 esempi di stufa ad aria (Viviana) e caldaia ad acqua (Harmony):
- Viviana, costo € 2.200 – Incentivo conto termic o € 1.300;
- Harmony, costo € 3.700 – incentivo conto termico € 1.900.
Legna e pellet: vantaggi e svantaggi
Un aspetto da considerare nei generatori che utilizzano combustibile solido riguarda l’alimentazione del focolare.
Negli apparecchi a legna il caricamento del combustibile e la regolazione dell’andamento della combustione avvengono in modo totalmente manuale da parte dell’utente.
Nei generatori a pellet invece il combustibile viene caricato manualmente dall’utente in un serbatoio dal quale poi, mediante sistemi regolati elettronicamente, viene prelevato e dosato automaticamente garantendo sempre l’ottimale rapporto tra aria comburente e combustibile e, di conseguenza, il massimo rendimento del generatore.